Notte di Walpurga, Beltane, Calendimaggio

Festività Pagane

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    NOTTE DI WALPURGA, BELTANE, CALENDIMAGGIO

    LA NOTTE DI WALPURGA
    La Chiesa Cattolica, come abbiamo visto in altre pagine, si è appropriata, nel corso dei secoli, di varie usanze pagane o semplicemente ha inserito le sue festività in momenti dell'anno già 'occupati' dai festeggiamenti del popolo pensando in questo modo di scalzare qualsiasi altro culto legato alla terra e alla cultura contadina.
    In realtà questa manovra non ha concretizzato i risultati sperati ma ha bensì aperto la strada ad una 'fusione' fra i due culti, creando un 'ibrido' a metà tra la cristianità e le credenze antiche ormai da troppo radicate nella mente delle genti.
    Questo è accaduto per la Natività del Cristo, collocata nel periodo del solstizio d'inverno, la notte del solstizio d'estate conosciuta come la notte di San Giovanni, il 31 ottobre festa del grande sabbat di Halloween seguito da Samhain il primo novembre (divenuto il giorno dei santi) e il 2 novembre (festa degli antichi spiriti divenuto il giorno dei morti) per fare solo alcuni esempi.
    Con La notte di Walpurga questo non è accaduto.
    Non è stata sovrapposta a nessuna importante celebrazione cattolica e forse è per questo che è bollata come una festa satanica.
    In realtà questa è una festa che riveste anche una grande importanza per i suoi concetti di rinnovamento e prosperità.
    La terra è fecondandata e i suoi frutti si raccoglieranno nell'estate.
    Questa è quindi una festa di gioia e di fertilità, fecondazione e concepimento.
    nel rispetto della legge degli opposti questa è la notte in cui i malefici hanno una grande potenza ma è anche, per controparte, la notte in cui si può assorbire potere per rigenerarsi, per mettere in atto incantesimi positivi di purificazione, per togliere malocchio, fatture, negatività e per effettuare esorcismi di difesa e disgregazione di ostacoli e problemi anche di ogni giorno.
    La notte che va dal 30 Aprile al primo Maggio è quindi una notte terribile, potente ma positiva, in cui le tenere forze primaverili fronteggiano l'ultimo attacco alle restanti forze invernali che incarnano il male sotto ogni sua forma e lo vincono.
    (La lotta tra l'imminente estate e gli ultimi freddi invernali; come dire lotta tra il bene e il male).
    Le celebrazioni di questa notte risalgono a moltissimi anni prima del Cristianesimo e nascono dal terrore dei contadini che in questo periodo, avendo terminato le scorte nei granai e preparato la terra per il nuovo raccolto, dovevano affrontare gli ultimi freddi e la fame ricorrendo al sacrificio della caccia o all'uccisione degli animali nelle stalle e nei cortili per sopravvivere.
    In questa notte si celebrava madre natura per assicurarsi la sua protezione sulla terra e sulle pianticelle appena nate e per propiziarne la benevolenza per far si che le ultime gelate e gli ultimi sussulti di mal tempo, mandati dalle forze malefiche, non possano riuscire a distruggere i teneri germogli importanti per il prossimo raccolto.
    Per esorcizzare queste forze malefiche negative era abitudine praticare svariati riti per costringere i demoni alla fuga. Per questo nella notte nascevano numerosi falò, si effettuavano cerimonie con l'aiuto delle potenti forze della natura guidabili con la concentrazione e il pensiero degli officianti.
    Si bruciavano fantocci simbolici con i quali si dava fuoco al male in essi impersonificato.
    Ancora oggi queste tradizioni sono vive e si esprimono con gli stessi falò di un tempo, o con l'accensione di piccoli fuochi simbolici in piccoli contenitori di rame o ancora con l'accensione di miscele di incensi particolari e candele all'interno di cerimonie esorcistiche e propiziatorie per il benessere.
    Dopo questa magica e oscura notte arrivano le luci dell'alba del giorno successivo, il primo maggio, che giungono a fugare ogni paura, ogni demone o strega nera con tutto il loro bagaglio negativo.
    Le potenze positive proclamano la loro vittoria sul male. Il primo maggio era ed è quindi un giorno di GRANDI festeggiamenti, in cui si può passeggiare nelle campagne, per i boschi, danzare, RINGRAZIARE LE FORZE DELLA NATURA TANTO CARE ALLE STREGHE e astenersi dal lavoro.
    Da qui la festa odierna dei lavoratori.

    1° maggio Beltane - Calendimaggio
    Beltane significa splendente, fuoco brillante, ed e' la festa dedicata al Dio BEL, che molti accomunano con il DIO CERNUNNO, il Dio dell'amore.
    Il Dio muore e rinasce come figlio della natura dopo che esso l'ha fecondata.
    Questa è la festa della fecondità della terra, dell'amore, della purificazione fisica e interiore.
    La terra rinasce e con lei anche noi ci rigeneriamo con lo sguardo rivolto all'imminente sole estivo.
    Si festeggia con balli e danze nelle campagne, aprendo il nostro spirito alla forza che torna e ci circonda, con passeggiate a contatto con la natura.
    Nella notte del primo Maggio si saltano i fuochi ardenti (o piccoli braceri simbolici) che segnano il passaggio e la vittoria del bene sul male.
    Risorgiamo come uomini con il nostro corpo rinnovato e con la nostra mente piu' limpida.
    Oggi possiamo godere dei piaceri della carne con il nostro compagno o compagna, sapendo che questo atto compiuto in questo giorno di festa ci porterà piaceri e vittorie future.
    I simboli del calendimaggio sono la Croce di S.Andrea o Croce decussata a forma di X che simbologia dell'unione tra il cielo e la terra e il cui centro e' rappresentato dall'uomo, (S.Andrea fu inchiodato a questa croce a X e l'albero è anche'esso simbolo di unione tra cio' che si quaggiù e ciò che si trova lassù. con il simbolo delle radici radicate a terra e le fronde spinte in alto verso il cielo).
    Fin dai tempi antichi in questo giorno venivano alzati i pali della cuccagna, simboli fallici al cui vertice venivano poste mercanzie che, il primo ardimentoso che riusciva ad arrivare alla loro vetta, aveva il diritto di portarsi a casa.
    in questi che sono i giorni dedicati alla natura e alla sua rifioritura, è uso rinnovare il proprio giardino o il proprio balcone con fiori nuovi e curare i vecchi che presto riprenderanno vigore nella nuova stagione.

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